"SONO STATE PUBBLICATE SUL SITO DEL COMUNE LE GRADUATORIE DI ASSEGNAZIONE DEI POSTI BARCA ----- E' NECESSARIO PAGARE LA TARIFFA PREVISTA ENTRO 15 GIORNI DALLA DATA DI PUBBLICAZIONE (7 APRILE) "

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ORD. N° 43/2012 del 26.04.2012 – SPETTOCOLO PIROTECNICO A PORTO ERCOLE – LA NOTTE DEI PIRATI–

Una possibile soluzione?

IL TIRRENO
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2012-06-08

ALTRO

Ormeggi, chi vince finanzia il pontile Santa Liberata, il Comune si autoassegna e mette a gara 4 lotti. Gli aggiudicatari finanzieranno la realizzazione di opere

di Sabino Zuppa ORBETELLO Saranno i vincitori dei bandi di gestione degli approdi commerciali a Santa Liberata a finanziare la fornitura e la posa in opera di un pontile di 610 metri che permetterà ai diportisti orbetellani del sociale di poter tornare a solcare le acque della Costa D’argento. Questo è quanto è stato deciso dalla giunta che con apposita delibera ha non solo individuato quattro lotti demaniali da mandare a gara per lo sfruttamento commerciale, ma nelle linee di indirizzo ha stabilito che ognuno dei vincitori dei relativi bandi dovrà contribuire a quota parte per l’installazione dei pontili sociali. Dunque sembra essere questa la soluzione della questione ormeggi, affrontata nella sua totalità con lo strumento urbanistico dell’autoconcessione: infatti il Comune oltre a intestarsi lo specchio acqueo con cui ha poi proceduto al bando per l’assegnazione degli ormeggi sociali, in scadenza in questi giorni, si è anche auto assegnato quattro lotti demaniali che saranno messi a gara per lo svolgimento di attività di attracco commerciali private individuate in pratica in quella zona che era balzata lo scorso aprile alla ribalta delle cronache per essere stata oggetto di atti giudiziari di sequestro da parte della Capitaneria di Porto di Santo Stefano avvenuti, come puntualizzato nel documento della giunta , per occupazioni abusive od utilizzo improprio. I lotti in questione sono quattro, contigui ma di valore e grandezza differenti: il n. 1 è costituito da una parte a terra di 46 mq ed un relativo specchio acqueo di 1152 con un fronte banchina di 96 ma utilizzabile per attività di rimessaggio e avrà un prezzo d’asta di partenza di 27 mila euro; il 2 sarà relativo solamente a uno specchio acqueo di 996 mq con banchina di 83 m e vedrà una base d’asta di 17 mila euro; il 3 proporrà un’area a terra di circa 1200 mq ed una banchina di 88 m al prezzo base di 26.500: il lotto4 avrà il prezzo base più elevato di 30.000 euro a fronte di una banchina di 140 metri di lunghezza. I bandi dovrebbero uscire a breve anche perché tutto il resto, a questo punto, è conseguente a questa gara: in pratica dopo i tempi tecnici relativi al bando i vincitori dovranno impegnarsi a finanziare la relativa quota parte del pontile dei diportisti sociali per il quale si erano previsti circa 200 mila euro. Constatata la disponibilità economica per l’opera del sociale si dovrà poi cominciare con la localizzazione e la posa in opera in modo da far tornare al più presto in mare le barche che lo scorso anno erano ormeggiate sui pontili di legno rimossi in conseguenza della scadenza dell’ultima ordinanza. Se tutto filerà liscio potrebbe essere la volta buona anche se rimane un minimo di dubbio per i tempi tecnici di attuazione, sia burocratici che tecnici: entro breve lo sapremo e da quello che succederà nelle prossime settimane si capirà se la scelta della giunta sarà stata quella giusta per risolvere questo intricatissimo problema.

Sull’ISEE i dubbi non sono solo dell’ADO

IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
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2012-06-03

ALTRO

Ragusa: «Con l’Isee niente privacy violata» Diportismo, l’assessore tranquillizza sul bando. E intanto promette: «Ci impegnamo a migliorarlo»

di Sabino Zuppa ORBETELLO Nell’atmosfera bollente della questione ormeggi in Costa D’Argento scendono in campo i rappresentanti del neo gruppo consiliare di Sel, l’assessore Alessandro Ragusa e la consigliera Sara Zauli per chiarire la loro posizione e non lasciare spazio a interpretazioni. «Un pensiero politico – spiegano – messo a disposizione dell’amministrazione in base al quale invitiamo i diportisti a pazientare ancora un attimo, consapevoli della situazione critica che stanno vivendo, ma altrettanto consapevoli che lo sforzo di oggi permetterà una gestione senza intoppi domani» L’analisi va dritta alle due questioni principali che hanno creato malumori in fase di bando: la carenza di infrastrutture per l’ormeggio nei tre luoghi individuati e l’inserimento della certificazione Isee ai fini delle graduatorie. «I tempi ristretti, gli avvicendamenti nella dirigenza del Comune e la riorganizzazione amministrativa – dicono – ci pongono oggi in una condizione di transitorietà ordinaria: se infatti le procedure amministrative di assegnazione del posto barca assumono caratteristiche ordinarie, non c’è stato tempo per un ragionamento a lungo termine sulla realizzazione delle infrastrutture. Ma il diportismo sociale è necessario, viste le condizioni di vita del nostro paese che si sviluppano principalmente sul mare». Dunque uno dei problemi è la realizzazioni di tali strutture ed i relativi costi: «È ovvio come non sia possibile chiedere un impegno iniziale ad ogni diportista di diverse migliaia di euro, per cui dovranno essere trovati i modi e i tempi per diluire la spesa durante tutto il periodo della concessione demaniale e inserirla all’interno del canone e dunque del prezzo annuale del posto barca. Questo è ovviamente un obiettivo per la gestione definitiva, che non può intervenire in una condizione ancora transitoria come quella di questo anno. Tale visione permetterà però in futuro di fare un ulteriore passo in avanti e completare i tre approdi in maniera indeterminata». C’è poi l’Isee, una novità apparentemente non gradita: «Tale parametro è un parametro standard per stilare graduatorie ogni qual volta ci sia la necessità di assegnare l’utilizzo di un bene pubblico per scopi sociali. Vorremmo tranquillizzare i cittadini invitandoli a superare le preoccupazioni: non verrà pubblicato in graduatoria ma sarà visionato solo dai funzionari preposti che hanno il dovere del segreto d’ufficio. Abbiamo rilevato criticità che l’introduzione di tale parametro implica e ci impegnamo fin da subito a superarle in un ottica futura, per far sì che non si rilevino disparità di trattamento fra residenti e non residenti».

IL TIRRENO
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2012-06-05

PANORAMA POLITICO

TALAMONE «Macché diportismo sociale» L’ex segretario Pd Antonio Cagnacci replica all’assessore Ragusa

TALAMONE Il segretario (ora ex) del Pd di Talamone e Fonteblanda, Antonio Cagnacci, in disaccordo con le scelte della giunta comunale di Orbetello sul bando per l’assegnazione di ormeggi nei canali di Albinia, Talamone e Santa Liberata, si è dimesso dal proprio ruolo ma non per questo ha perso la voglia di ribattere. Risponde così alle ultime dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica, Alessandro Ragusa, che negli ultimi giorni aveva ribadito la sua convinzione sulla scelta di inserire il modello Isee all’interno della domanda, e che i ritardi nella presentazione di questa erano dovuti alla mancanza di tempo utile per compilare le carte in seguito a tutti gli accertamenti del caso. «Nelle riunioni di partito l’urgenza di provvedere quanto prima alla costituzione di un bando sul diportismo era stata portata a novembre dello scorso anno – attacca Cagnacci – e io stesso sollecitai nuovamente a gennaio e febbraio 2012. Ora, pur dando tutte le attenuanti del caso alla nuova giunta, dire che non c’è stato tempo mi sembra una bugia». L’altra “menzogna” di cui l’ex segretario Pd parla riguarda le accuse mosse ai cittadini nella richiesta di presentazione l’Isee. «Sembra che si vogliano additare i cittadini come evasori fiscali – prosegue Cagnacci – quando questi contestano solo il modo in cui il bando è stato concepito». Secondo Cagnacci la dicitura “diportismo sociale” non sposa del tutto gli intenti dell’amministrazione di centrosinistra che, secondo il segretario, avrebbe messo sullo stesso piano persone dal reddito alto e fasce deboli. «Fermo restando che ci siano posti barca per tutti, mi spieghino come una persona che guadagna 50mila euro annui paghi come una che ne guadagna 10mila. Se fosse stato applicato nella stessa maniera della sanità e della scuola, in cui chi non presenta l’Isee paga il tetto massimo, non ci sarebbero stati tutti questi problemi». (c.d.v.)

Mal Comune - TRIPLO PROBLEMA

A ciascuno il compito di trarre le proprie conclusioni

LA NAZIONE
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2012-05-29


Diportisti sul piede di guerra

TENSIONE sulla vicenda dei pontili di Santa Liberata. Riunione infuocata dell’Associazione diportisti di Orbetello, che traccia le linee per il confronto con l’amministrazione comunale senza escludere, al momento come extrema ratio, il ricorso al Tar contro l’avviso di gara pubblicato dalla giunta. Le perplessità sono sia di ordine normativo sia tecnico e, non ultimo, economico. «L’avviso di gara — spiegano dall’Ado — sancisce una situazione di assoluta ordinarietà e quindi la necessità di realizzare i pontili d’ormeggio, anche se provvisori, ottemperando a tutte le normative vigenti. Ciò significa che ciascuno dei vincitori della gara dovrà richiedere un permesso a costruire il proprio pontile corredando la richiesta con un progetto». Se provvisori, i pontili dovranno essere smontati dopo 120 giorni, il che influisce in modo determinante sui costi. «Ciò rende di fatto impraticabile — dicono dall’Ado — la soluzione costruttiva in pali e legname indicata nell’avviso di gara e fa dell’installazione di pontili galleggianti l’unica soluzione ragionevole».

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2012-05-29


«Piazzeremo le barche davanti al municipio» Orbetello, esplode la rabbia dei diportisti del canale di Santa Liberata che minacciano di occupare la piazza se il Comune non fa dietrofront

di Claudia Della Verde ORBETELLO Una provocazione, una spettacolare occupazione dello spazio di fronte al municipio. «Metteremo le nostre barche di fronte al Comune». È l’ennesima prova di forza dei diportisti orbetellani, che «stanchi di un’amministrazione indecisa sulle loro sorti», hanno deciso di passare alle maniere forti. Dopo la minaccia di un ricorso al Tar per impugnare il contestato “bando” redatto dagli inquilini del palazzo comunale per l’assegnazione dei posti barca nei canali di Santa Liberata, Albegna e Talamone, l’associazione passa alla linea dura e annuncia una manifestazione in grande stile, fatta di veri e propri mezzi ingombranti che occupino la piazza del municipio. L’idea è quella di portare barche, gommoni, canotti e qualsiasi mezzo galleggiante in piazza del Plebiscito, a Orbetello, per lanciare un messaggio chiaro. «Se non possono stare in acqua, ve le portiamo in Comune». Ancora incertezza sulle date, che saranno discusse con il direttivo e altri esponenti del diporto “infuriati” provenienti dalle realtà di Albinia e Talamone, nel corso della settimana. Le intenzioni, però, non sembrano affatto mancare. «Abbiamo già inoltrato richiesta in Prefettura, Questura e interpellato i carabinieri di Orbetello per sapere come comportarci – spiega Francesco Sabatini, presidente Ado – Dovevamo farla il 26 maggio, ma poi non ce la siamo sentita. Se non ci saranno novità entro il fine settimana passeremo all’azione insieme ai rappresentanti del diportismo delle frazioni coinvolte». Ma l’intraprendenza di coloro che hanno gestito per undici anni gli ormeggi di Santa Liberata non si chiude qua. Ieri è stata presentata un’istanza indirizzata al sindaco, con cui si richiede di poter gestire il diporto sociale nel canale lagunare. «Siamo stanchi delle promesse – prosegue Sabatini- Ogni atto, tra l’altro illegittimo a nostro parere, che va ad aggiungersi alla prima stesura del bando, non fa che aumentare la confusione». Unica soluzione plausibile, secondo il capofila della protesta, è quella in cui amministratori e tecnici facciano un passo indietro e rinnovino l’ordinanza per assicurare il posto barca ai propri cittadini. «Che qualcuno ci butti la faccia e ritiri il bando Ci si impegni per costruire qualcosa di buono e preciso in vista del 2013». Rivolgendosi al sindaco e alla sua intenzione di inoltrare un messaggio che ribadisca il concetto di legalità e trasparenza, il presidente Ado conclude: «ci sentiamo offesi, non siamo filibustieri e abbiamo sempre garantito ai nostri associati la trasparenza, la sicurezza e la legalità di cui Paffetti parla tanto». Dalle stanze comunali, nel frattempo, un’altra fumata nera. Ieri la giunta ha affrontato i nodi gestionali degli approdi, ma per pronunciarsi attende l’ufficialità degli atti.

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2012-05-29

L’opposizione a 360° Dalle sagre all’Imu infuria la polemica

ORBETELLO Ancora un attacco sul regolamento delle sagre deciso dal Comune. La nuova tassa sulla casa che non finisce di infuriare; i mille problemi legati al diportismo, e molto altro. La minoranza attacca a 360º la maggioranza di Orbetello. Sagre, Imu e diportismo. Sono questi i temi che fanno scaldare di più l’opposizione orbetellana, impegnata nella battaglia contro le decisioni della giunta di Monica Paffetti a colpi di post su internet, commenti al vetriolo e comunicati stampa. Prima a farsi avanti è Michela Paolini, ex assessore alla cultura nel precedente mandato di Altero Matteoli e coordinatrice provinciale del Pdl. La Paolini ricorda al primo cittadino di non appartenere più alla minoranza e la invita a non doversi giustificare sulle proprie scelte politiche. Su cosa? Il suo monito è rivolto, in particolar modo, alle ultime dichiarazioni in cui la Paffetti aveva paragonato la nuova imposta Imu alla vecchia Ici. «Il sindaco – attacca oggi la Paolini – ancora insiste nel compiere un paragone errato e improponibile tra la vecchia Ici e l’Imu attuale, che la sua giunta ha deciso di non diminuire 2 ma di lasciarla al 4 per mille, e che, con una rivalutazione del 60 %, significherà pagare il 6,4 per mille». L’ex amministratore non si ferma qui ma prosegue spiegando che «è tragico poi che si motivi la stangata di tasse sui cittadini riferendo il dato Ici 2007 e non quello 2008 quando l’Ici era al 5,4 e non al 5,9». Annunciando una “mattanza di tasse”, la coordinatrice dipinge infine uno scenario in cui un cittadino orbetellano si troverà a pagare, su un piccolo fondo commerciale con rendita di 1500 euro, un minimo di 658 euro, differenti dalle precedenti 374. Ma l’onda degli “indignati” non si chiude qua. Proprio in riferimento alle ultime notizie sugli accordi presi tra amministrazione lagunare e associazione diportisti, un’altra vecchia gloria della politica locale vuole dire la sua, ponendo all’attenzione degli inquilini di piazza del Plebiscito non pochi interrogativi sul bando di ultima pubblicazione. «Nutro forti dubbi sulla possibilità che questo accordo possa dare risultati e risposte al diportismo sociale del nostro Comune», spiega Pietro Carotti, consigliere della giunta Matteoli-Rolando Di Vincenzo – partendo dal bando individuale in cui si chiede la presentazione del modello Isee. Quale è il motivo? I criteri di scelta quali sono? Chi fa domanda e ha un Isee alto verrà scartato? E ancora, a chi viene accolta la domanda? Come deve comportarsi per costruire il suo attracco o pontile? Deve ricorrere ad un tecnico e presentare un progetto? La soluzione dei pontili galleggianti, che sembra i nostri amministratori abbiano trovato, sarà sul lato Frecciolosa o sul lato di Monte Argentario?» E ancora: sul lato Monte Argentario occorre una variante al regolamento urbanistico? E quali sono i tempi, ammesso che sia possibile? Per ultimo, si fa per dire, un altro tema considerato più che scottante in Laguna: il sempreverde e bollente argomento sagre. Vista la recente revisione del regolamento, datato 2007, e le restrizioni date alle associazioni sportive con l’inserimento di un nuovo criterio di “premialità”, le prime manifestazioni enogastronomiche sul territorio lasciano largo spazio alla polemica. Proprio di questi ultimi giorni è il volantino che sponsorizza la “sagra del pesce Povero”, organizzata dall’Us Albinia nei giorni del ponte a ridosso del 2 giugno e per il week end successivo. Naturale che, sul social network più diffuso, scoppi la bufera: “Ecco i primi risultati – marchette del nuovo regolamento delle sagre del Comune di Orbetello”, commenta un altro membro Pdl, seguito da un nutrito numero di sostenitori che si scaldano contro un tema che, c’è da giurarci, non ha esaurito i suoi colpi. (c.d.v.)

IL TIRRENO
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2012-05-28


Blitz della gente di mare le barche agli ormeggi Indecisioni e attesa infinita, alla fine ha vinto l’esasperazione dei diportisti «Tengo il guzzo qui da 60 anni, ma c’era stato un caos di questo genere»

TALAMONE»LO SCONTRO SUL CANALE

di Sabino Zuppa TALAMONE La gente di mare, si sa, è speciale ed è avvezza all’ospitalità: prende a cuore le situazioni, tollera, aspetta finchè è possibile. Ma ieri mattina i talamonesi hanno detto basta e dopo mesi di chiacchiere che continuavano a tenere guzzi e lance fuori dall’acqua hanno deciso di forzare l’entrata del “fossino” ed hanno riportato all’ormeggio le loro barche. Un atto forte, ma dettato dal bisogno di tornare ad interagire con il mare, quell’essenza che fa parte integrante di persone nate e cresciute a contatto con l’acqua. Nessuno capisce infatti come sia possibile, dopo mesi di chiacchiere e promesse, che il sindaco e la giunta di Orbetello non abbiano capito che continuare ad impedire ad un uomo di mare di poter uscire in barca è un grave atto di lesione della libertà personale: come tenere un uccello selvatico in gabbia od obbligare un agricoltore a vivere in un centro metropolitano. E la motivazione sembra essere sempre la stessa: la ricerca della legalità, una ricerca cominciata palesemente all’ultimo momento e collegata all’ormai proverbiale cambio della “macchina amministrativa comunale” che ormai, ai più, appare come un motore diesel di vecchia generazione. Ma il bello è che in questa pseudo crociata del sindaco Monica Paffetti si è emesso un bando senza aver interpellato i tecnici e tutti gli enti competenti, un bando viziato da una serie di errori materiali. Infatti il 14 maggio usciva la proposizione di gara quando la conferenza dei servizi sulla questione era stata programmata per il giorno 24: una conferenza cui sembrerebbe anche che non tutti gli enti interessati siano stati invitati e soprattutto un incontro che ha sancito varie incongruenze segnalate dai tecnici della Guardia Costiera, mai interpellati fino a quel momento. Non a caso sabato mattina, sia l’assessore al demanio Martellini che il funzionario dell’ufficio demanio Mastrodonato sono stati visti uscire dall’ufficio della delegazione costiera di Talamone, evidentemente spinti dalla necessità di integrare la documentazione necessaria per l’atto in questione. Ma in pratica, la frittata è già fatta, ed ora l’amministrazione tenta di correre a ripari: ma siamo alla fine di maggio e fra fogli, carte bollate e graduatorie non si sa dove si andrà finire, forse in estate inoltrata o forse mai. L’atto di forza dei “lupi di mare”, della gente di Talamone esasperata dall’attesa di qualcosa che non si bene quando arriverà, era nell’aria da giorni, sospinto da settimane di attesa e sopportazione in cui molte sono state le voci che si sono susseguite. E così a Talamone persone, anche anziani, che dal dopoguerra ormeggiavano nello stesso punto sono state ridotte ad aspettare i tempi infiniti della burocrazia: «Sono da sessant’anni che la mia famiglia ormeggia nella stesso punto – ci dice un uomo di mezza età – tre anni fa con la prima ordinanza ci dissero che si doveva pagare 50 euro e si sarebbe stati meglio. L’anno dopo ci dissero che le barche si mettevano ad aprile e si pagavano 100 euro. Poi a maggio e si pagavano 200, ma era per il nostro interesse: e quest’anno ancora siamo fuori e poi vogliono sapere anche quanto guadagna il mio babbo e il mio fratello per darmi il posto barca. Non se ne può più». Dunque animi molto surriscaldati e questioni d’ordine pubblico dietro l’angolo: ed oltretutto nessuno sa cosa più sperare. Aspettare che il Comune trovi un improbabile soluzione o che la competenti autorità marittime ci mettano una pezza e tutelino almeno la popolazione: e c’è chi già fa appello a San Bernardino, il santo patrono dei lupi di mare che è forse rimasto l’unico a poter fare qualcosa.

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IL TIRRENO
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2012-05-28


GLI ALTRI APPRODI Tutto il settore è in ginocchio verso un ricorso al Tar

TALAMONE Pastiggio ormeggi servito in grande stile, in tutto il comune di Orbetello, perché oltre alla presa di posizione degli abitanti di Talamone c’è anche da valutare la situazione degli altri due approdi, Santa Liberata e l’Albegna, dove le cose non vanno di certo in maniera migliore. Non a caso ieri mattina, nel paesino caro a Garibaldi sono convenuti anche alcuni rappresentanti dell’Associazione Diportisti Orbetello che hanno voluto portare una nota di solidarietà ai colleghi talamonesi e che nel corso dell’incontro, sul ponticino del fosso scolmatore hanno scambiato opinioni e parole con i locali, gettando le basi per una possibile manifestazione. Il pasticcio a Santa Liberata sembra essere ancora più grave tanto che si ipotizzano ricorsi al Tar, anche se la convinzione di essere entrati in “cul de sac” è sempre più forte: venerdì durante l’assemblea dell’Ado a Orbetello gli animi si sono surriscaldati, anche perché le alternative cui ci si trova davanti sono quanto meno rocambolesche. Dopo che sono state tolte le tavole delle vecchie passerelle, le alternative sono due: o acquistare dei pontili galleggianti ad un prezzo di circa 200 mila euro da suddividere tra tutti soci, senza nessuna garanzia o intraprendere la strada dell’autorizzazione temporanea stagionale dei vecchi tavolati di ormeggio per la quale sembrerebbero necessari almeno quattro mesi (e meno male che il regolamento avrebbe dovuto guarire tutti i mali). Dunque un muro invalicabile per la fruizione del canale le cui fondamenta sembrano essere state create proprio dal Comune: il sindaco Monica Paffetti con un suo ordine di servizio avrebbe incaricato un funzionario dell’urbanistica di ispezionare la situazione e fare relativo verbale. Un verbale in cui non si sarebbe potuto esimere dall’ufficializzare l’esistenza di quelle passerelle che c’erano da 10 anni: giusta quindi la scelta dell’Ado di rimuoverle, pena una responsabilità penale non certamente meritata. Tale scelta ha rischiato poi di creare ulteriore attriti con l’associazione argentarina Adma, che ha visto la cosa come un atto di ostruzionismo. Ma il bello è che solo pochi giorni fa, l’assessore al demanio Martellini aveva assicurato che la scelta dei diportisti orbetellani era stata autonoma. Difficile capire dove stia la verità: eppure il diportismo potrebbe sembrare un problema piccolo, ma coinvolge tante famiglie in un territorio toccato per tre quarti dall’acqua. Senza contare che la nautica è insieme al turismo uno dei motori portanti dell’economia locale: le barche sono ancora nei rimessaggi, le ditte non riscuotono finché non si va in mare. In un periodo di crisi si gioca sulla pelle della gente. (s.z.)

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CORRIERE DI MAREMMA
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2012-05-28


Orbetello Santa Liberata, i dubbi dei diportisti

ORBETELLO Venerdì sera si è svolta un’assemblea straordinaria urgente indetta dal consiglio direttivo dell’Associazione diportisti orbetellani per fare il punto sulla situazione degli ormeggi di S. Liberata. Il consiglio direttivo ha informato i soci sui contatti, ormai continui, con l’amministrazione comunale e ha espresso tutte le proprie perplessità sulla reale possibilità di mettere le barche in acqua in base all’attuale avviso di gara. Le perplessità sono sia di ordine normativo che tecnico ed economiche. L’avviso di gara sancisce di fatto una situazione di assoluta ordinarietà, e quindi la necessità di percorrere il cammino per la realizzazione dei pontili d’ormeggio – ancorchè provvisori – ottemperando completamente a tutte le normative vigenti. Ciò significa che ciascuno dei vincitori della gara dovrà richiedere un permesso a costruire il proprio pontile corredando la richiesta con un progetto. I consiglieri dell’Ado hanno sottolineato in assemblea che l’amministrazione nel corso degli incontri ha più volte ribadito che vorrebbe una interfaccia unico che si preoccupi di “armonizzare” il progetto complessivo, si chiedono però quale siano gli strumenti normativi per fare ciò, anche in considerazione del fatto che nell’avviso di gara non si fa alcun accenno a questo aspetto. Sono stati portati in discussione anche altri aspetti che hanno contribuito a scaldare l’ambiente: i costi di realizzazione di pontili che per il loro carattere temporaneo dovrebbero essere smontati dopo 120 giorni. Ciò rende di fatto impraticabile anche economicamente la soluzione costruttiva in pali e legname indicata nell’avviso di gara e, come riconosciuto da alcuni degli interlocutori dell’amministrazione, fa dell’installazione di pontili galleggianti l’unica soluzione ragionevole. Ma anche questa soluzione, fanno notare i consiglieri, non è prevista dall’avviso di gara. Il consiglio direttivo dell’Associazione diportisti ha proposto alcune iniziative per uscire dall’empasse in cui si ritrovano i diportisti, dalla conferenze stampa, alla manifestazione da organizzare per la settimana prossima fino, come estrema ratio, al ricorso al Tar (peraltro già pronto ed in attesa solo del via libera) per impugnare l’avviso di gara. L’assemblea si è chiusa con l’impegno da parte dell’Ado ad aggiornare di nuovo i soci al più presto.

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IL TIRRENO
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2012-05-27


I diportisti minacciano un ricorso al Tar Santa Liberata, riunione di fuoco tra ormeggiatori. Contestato il bando per l’assegnazione dei pontili

ORBETELLO Non sembrano bastare i molti tavoli di concertazione, tra Comune lagunare e associazione diportisti orbetellana, per fugare i dubbi di questi ultimi sul bando per l’assegnazione degli ormeggi in località di Santa Liberata. Risale alla sera del 25 maggio la notizia di un’assemblea particolarmente movimentata tra i membri Ado, nella quale sono stati discussi temi bollenti tra cui un eventuale ricorso al Tar. Il Consiglio Direttivo, oltre a informare i soci sui contatti, ormai continui, con gli esponenti della giunta di centrosinistra, ha espresso tutti i propri interrogativi riguardo alla reale possibilità, sulla base dell’attuale avviso di gara, di poter mettere le barche in acqua. Ma quali sono i problemi che turbano in particolar modo gli iscritti? Si tratta di questioni sia di ordine normativo, che tecnico ed economico. «L’avviso di gara sancisce di fatto una situazione di assoluta ordinarietà, e quindi la necessità di percorrere il cammino per la realizzazione dei pontili d’ormeggio, ancorché provvisori, ottemperando completamente a tutte le normative vigenti», scrivono i diportisti. Ciò significa che ciascuno dei vincitori della gara dovrà richiedere, individualmente, un permesso a costruire il proprio pontile corredando la richiesta con un progetto. La confusione dell’Ado aumenta se si pensa poi che, nel corso degli incontri con la giunta, quest’ultima avrebbe più volte manifestato tutta la propria volontà di rapportarsi con un’unica interfaccia, che si preoccupi di “armonizzare” il progetto complessivo. La domanda, a questo punto, sorge legittima: «Quali sono gli strumenti normativi per fare ciò, anche in considerazione del fatto che nell’avviso di gara non si fa alcun accenno a questo aspetto?» Ma gli argomenti portati in discussione non si esauriscono qua. Particolare interesse suscita anche la parte economica, quella relativa ai costi di realizzazione di pontili, che i diportisti intendono accollarsi, e cheper il loro carattere temporaneo, dovrebbero essere smontati dopo 120 giorni. «Ciò – proseguono – rende di fatto impraticabile anche economicamente la soluzione costruttiva in pali e legname indicata nell’avviso di gara e, come riconosciuto da alcuni degli interlocutori dell’amministrazione, fa dell’installazione di pontili galleggianti l’unica soluzione ragionevole». Proprio per questo le “uscite di sicurezza” dell’agguerrita associazione non sono mancate. Per uscire dall’empasse l’Ado ha portato all’attenzione dei soci alcune iniziative da promuovere, tra cui conferenze e manifestazioni ma, in estrema ratio, appare tra le opzioni il ricorso al Tar, peraltro già predisposto ed in attesa del via libera, per impugnare il contestatissimo avviso di gara. Il segnale che le acque non fossero troppo calme ha avuto una nuova conferma. Starà adesso agli assessori preposti, e ai tecnici comunali, formulare una risposta quanto più esaustiva. Claudia Della Verde

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Comunicato dell’ADO alla stampa

A seguito della Assemblea di Venerdi 25, il consiglio direttivo dell’ADO ha inviato il seguente documento alla stampa:

“Ieri sera (venerdì 25) si è svolta un’Assemblea Straordinaria Urgente indetta dal Consiglio Direttivo dell’ADO per fare il punto sulla situazione degli ormeggi di S. Liberata.

Il Consiglio Direttivo ha informato i soci sui contatti, ormai continui, con l’Amministrazione Comunale e ha espresso tutte le proprie perplessità sulla reale possibilità di mettere le barche in acqua in  base all’attuale avviso di gara.

Le perplessità sono sia di ordine normativo che tecnico ed economiche. L’avviso di gara sancisce di fatto una situazione di assoluta ordinarietà, e quindi la necessità di percorrere il cammino per la realizzazione dei pontili d’ormeggio – ancorchè provvisori – ottemperando completamente a tutte le normative vigenti. Ciò significa che ciascuno dei vincitori della gara dovrà richiedere un permesso a costruire il proprio pontile corredando la richiesta con un progetto.

I consiglieri dell’ADO riportano però in assemblea che l’Amministrazione nel corso degli incontri, ha più volte ribadito che vorrebbe una interfaccia unica che si preoccupi di “armonizzare” il progetto complessivo, si chiedono però quale siano gli strumenti normativi per fare ciò, anche in considerazione del fatto che nell’avviso di gara non si fa alcun accenno a questo aspetto.

Sono stati portati in discussione anche altri aspetti che hanno contribuito a scaldare l’ambiente: i costi di realizzazione di pontili che per il loro carattere temporaneo dovrebbero essere smontati dopo 120 giorni. Ciò rende di fatto impraticabile anche economicamente la soluzione costruttiva in pali e legname indicata nell’avviso di gara e, come riconosciuto da alcuni degli interlocutori dell’Amministrazione, fa dell’installazione di pontili galleggianti l’unica soluzione ragionevole.

Ma anche questa soluzione, fanno notare i consiglieri, non è prevista dall’avviso di gara.

Il consiglio direttivo dell’ADO ha proposto alcune iniziative per uscire dall’empasse in cui si ritrovano i diportisti, dalla conferenze stampa, alla manifestazione da organizzare per la settimana prossima fino, come estrema ratio, al ricorso al TAR (peraltro già pronto ed in attesa solo del via libera) per impugnare l’avviso di gara.

L’assemblea si è chiusa con l’impegno da parte dell’ADO ad aggiornare di nuovi i soci al più presto.”

Assemblea Straordinaria Urgente

Venerdì 25 alle ore 21.00 presso il Circolo Canottieri di Orbetello (Parco delle Crociere) si terrà una Assemblea Straordinaria urgente con lo scopo principale di aggiornare tutti i soci sullo stato della gara per gli ormeggi a S. Liberata.

Vista l’importanza  e la delicatezza dell’argomento tutti i soci sono pregati vivamente di partecipare.

Proroga termini di presentazione per le domande di ormeggio

Si comunica che sul sito del comune è stato pubblicato un avviso di Proroga alla presentazione delle domande la cui scadenza è adesso fissata al 5 Giugno alle ore 12.00

Proroga

Tutte le altre condizioni del bando di gara rimangono invariate

Precisazione sui Bandi di gara per l’ormeggio a S. Liberata

Chiariamo a tutti che NON E’ NECESSARIO EFFETTUARE IL PAGAMENTO DEL CANONE DI ORMEGGIO AL MOMENTO DELLA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA.

Il pagamento sarà richiesto al momento della eventuale assegnazione dell’ormeggio stesso.

Supporto ormeggi a S.Liberata

A partire da Sabato 19 dalle 10.00, presso la sede ADO di Via Dante, 19, sarà disponibile – PER I SOLI SOCI ADO – un supporto alla corretta partecipazione alla gara per l’assegnamento dei posti di ormeggio a S. Liberata

Avviso di Gara per l'assegnazione di Ormeggi a S. Liberata

Ieri sul sito del Comune di Orbetello è stato pubblicato l’avviso di Gara per l’assegnazione dei posti di ormeggio lungo il canale di S. Liberata, unitamente al facsimile di Domanda ed alla planimetria del Canale.

Le domande di ormeggio dovranno essere presentate entro il 25 Maggio alle ore 12 in busta chiusa

Cosa cambia rispetto agli anni precedenti:

  1. Non è stata emessa una Ordinanza Sindacale, ma una gara formale per concorrere alla assegnazione dei posti su base personale;
  2. E’ prevista una graduatoria di assegnazione in base alla documentazione allegata
    • Certificazione I.S.E.E. dei redditi nucleo familiare del richiedente e proprietario del natante
    • Fotocopia del documento di identità del richiedente e proprietario del natatnte
    • Documentazione fotografica del Natante utilizzato
    • Fotocopia polizza assicurativa motore amovibile o natante
  3. i costi da sostenere sono
    • 250 € per i residenti nel Comune di Orbetello
    • 250€ per i residenti nel Comune di Monte Argentario
    • 350€ per i residenti in altri Comuni
  4. l’ormeggio è consentito fino alla data del 30/11/2012
  5. alla scadenza dei termini gli assegnatari dovranno provvedere a rimuovere tutte le strutture di ormeggio.

L’ADO si sta organizzando per fornire supporto ai propri soci pur tenendo conto del tempo limitatissimo a disposizione ed ai nuovi vincoli imposti dalla gara (es. ISEE e presentazione in busta chiusa).

Alleghiamo i documenti pubblicati dal Comune

Avviso di Gara

Modulo di domanda

Planimetria

Ormeggi: Estratto dalla stampa

Nuove regole per gli ormeggi sociali L’assessore Ragusa propone l’autoconcessione per gli spazi gestiti dall’amministrazione: a giugno pronto il regolamento

di Sabino Zuppa ORBETELLO

Una notizia fantastica, un vero e proprio rimbalzo tecnico nell’apparente trend discendente della politica amministrativa orbetellana: i problemi della nautica sembrano avere le ore contate e nel giro di pochi giorni si dovrebbe giungere a delle delibere per tutti e tre i luoghi di ormeggio della costa orbetellana, Talamone, foce dell’Albegna e Santa Liberata. Questo secondo le parole del giovane assessore all’Urbanistica Alessandro Ragusa che nei giorni scorsi ha diramato un documento in cui faceva presagire la soluzione dei problemi: «Lo strumento su cui si baserà l’azione amministrativa sarà l’autoconcessione – esordisce l’uomo di Sinistra ecologia e libertà – cioè il comune si affiderà in concessione spazi o specchi a quei demaniali di sua competenza e varerà poi un regolamento attraverso il quale procederà all’assegnazione dei posti barca». Parole che ribadiscono che lo scopo principe sarà quello della tutela degli ormeggi sociali e relativi ai residenti. Inoltre il Comune avrà i mezzi per legittimare la presenza di eventuali strutture fisse, quali pontili o attracchi, facendo leva sul nuovo regolamento sulle strutture temporanee e stagionali, approvato di recente con una delibera del consiglio comunale. Tutto studiato ad hoc: «Talamone appare tecnicamente la più semplice – conferma Ragusa – dove il Comune risulterà concessionario degli ormeggi nel fosso scolmatore, anche se non sembra ancora risolto il problema del posizionamento delle barche». Il riferimento è al basso livello del fondale del “fossino” dove in realtà il posizionamento parallelo alla sponda, in totale contrasto con quello storico (perpendicolare) usato dai talamonesi, precluderebbe l’ormeggio a gran parte degli abitanti del paese. L’escursione di marea lascerebbe le barche in secco per gran parte della giornata e per questo sono in corso incontri con la Guardia costiera per capire quali saranno le regole da inserire nel regolamento relativo. Ad Albinia, dopo la variazione dell’ indirizzo urbanistico che sposta la previsione di ormeggi a valle del ponte sull’Aurelia, si procederà sfruttando i medesimi strumenti mentre a Santa Liberata la questione, pur sulla solita falsariga, sarà forse più delicata. Sì perché qui il Comune di Orbetello potrà legiferare solamente sullo spazio acqueo, di sua proprietà demaniale, legittimando i pontili con lo strumento delle strutture temporanee stagionali: certo l’accesso sarà sempre dal territorio del Monte Argentario, sul quale nulla può chiaramente l’amministrazione lagunare. «Tuttavia credo che ci incontreremo con i responsabili della giunta Cerulli – puntualizza Ragusa- perché è nostra intenzione continuare a dare la possibilità agli argentarini di ormeggiare a Santa Liberata, come del resto succedeva anche con le precedenti ordinanze sindacali». Questione a parte sarà il ruolo delle varie associazioni dei diportisti con le quali si continuerà ad interagire anche se in realtà ancora non è stato definito né il modo ne i tempi. Ma il tutto quando entrerà in vigore? «I soli tempi tecnici per la soluzione» dice l’assessore, «ma spero che l’iter possa essere concluso entro la prima metà di giugno. Sicuramente un po’ in ritardo rispetto al passato, ma con tutte le carte in regola perché la cosa sia automaticamente rinnovabile negli anni futuri con una sicura ottimizzazione di tempi e modalità di fruizione».