Martedi 19, in una affollata seduta del consiglio Comunale di Orbetello, i diportisti di Orbetello hanno avuto l’ennesima sorpresa da parte dell’Amministrazione comunale.
Non molti giorni fa una delegazione dell’ADO ha incontrato il Sindaco ed ha successivamente parlato più di una volta con il Vicesindaco ricevendo assicurazioni sulla “banalità” delle ulteriori richieste documentali da parte della Capitaneria di Porto e della Sovrintendenza di Siena; banalità che non lasciava intravedere particolari problemi, sequestro a parte, per consentire di fruire degli ormeggi di S. Liberata in tempi ragionevoli.
Martedì, per voce del Vicesindaco, si è scoperto che i documenti richiesti sono “Molti” e neanche “banali”. Allora sorge spontanea la riflessione degli ingenui diportisti, una riflessione da problema da scuola elementare: Lo scorso anno, in assenza di contenzioso giudiziario ed avendo risolto tutti i problemi di concessione demaniale per tempo il Comune è riuscito a rendere operativi i pontili di S. Liberata il 13 di Agosto. Tenendo conto del fatto che i pontili sono attualmente sotto sequestro e l’Amministrazione dovrà fornire “molta” documentazione aggiuntiva, lo scolaro faccia una previsione su quando sarà possibile mettere in acqua le barche l’anno corrente.
Alcuni alunni della prima elementare sono scoppiati a ridere quando qualcuno ha azzardato la data di Giugno 2013! Speriamo che sbaglino!
Ma non basta: alla domanda sul perché i pontili si trovino sulla sponda lato strada e non su quella lato laguna, dove li posiziona il piano urbanistico, la risposta del Vicesindaco è stata “perché è sorta una Associazione, l’Associazione Diportisti di Monte Argentario, che rappresenta giustamente e legittimamente – lo dice il nome stesso – anche i diportisti dell’Argentario, cui l’Amministrazione Comunale di Orbetello deve una risposta”.
I numerosi diportisti orbetellani presenti sono rimasti senza parole (almeno quelle pronunciabili) e hanno cominciato a dubitare di aver sbagliato sinora interlocutore: forse per essere tutelati avrebbero dovuto rivolgersi alla Amministrazione Comunale di Monte Argentario.
Aldilà delle battute, ci aspettavamo che l’Amministrazione, tenesse conto in primis dei desiderata dei propri cittadini, ma anche degli strumenti urbanistici e legislativi vigenti che di fatto consentono di dare risposte certe e sicure, salvo poi, con tutta calma e con la dovuta diligenza lavorare a soluzioni alternative se queste rientrano in una strategia diversa.
Facendo un atto di fede nell’ottica di una “estrema e scellerata” collaborazione, lo scorso anno l’ADO si è assunta dei rischi (anche sulla base delle assicurazioni dell’Amministrazione Comunale) che oggi sta pagando il suo Presidente, per poi scoprire che 11 anni di storia e di impegno costruttivo anche e soprattutto nei confronti dell’Amministrazione Comunale contano zero.
Uno dei soci ADO che opera nel settore commerciale faceva notare che i clienti dei quali aveva più paura erano quelli più collaborativi: nel momento in cui questi vengono ripetutamente delusi non sono più recuperabili! Diventano esigenti, sposano l’approccio della “tolleranza zero”, vogliono risposte e le vogliono giuste, non sono più disponibili a “comprendere” e a concedere prove d’appello.
L’ADO ritiene ormai di essere passata per questo processo e non è più disponibile ad ascoltare promesse vaghe e parole in libertà.
l’Amministrazione Comunale faccia il proprio dovere con serietà, senza sottovalutare i problemi e senza improvvisare e, nell’interesse dei propri cittadini risolva questo pasticcio alla svelta non dimenticando che da questi, e non da altri, ha ricevuto la fiducia alle urne.
Il consiglio Direttivo ADO