Web www.provincia.grosseto.it e-mail urp@provincia.grosseto.it
ALTRO
LA STORIA Quando la giunta Paffetti rivoluzionò le regole
ORBETELLO Le vicende del diportismo sociale hanno tenuto banco per diversi mesi, durante la scorsa estate, quando per la prima volta fu la giunta Paffetti a doversi curare della situazione. In precedenza, da anni, veniva usato lo strumento dell’ordinanza contingibile e urgente per ovviare al completamento delle procedure urbanistiche e amministrative relative ad una diversa visone della portualità sul territorio comunale da parte della giunta di centro destra Matteoli-Di Vincenzo. Questa faceva riferimento al porto di Talamone, alla darsena sull’Albegna a monte dell’Aurelia e a Santa Liberata sul lato laguna. Tre progetti all’interno dei quali doveva esserci spazio anche per il diportismo sociale e che per la loro complessità necessitavano di altri passaggi e investimenti importanti. Ma la nuova amministrazione del sindaco Monica Paffetti decise di adottare altre modalità di intervento improntate a suo dire a maggiore legalità, e tramite lo strumento dell’autoconcessione affrontò il problema non senza ritardi. In passato, infatti, le barche andavano a mare in maggio mentre lo scorso anno si riuscì a Talamone a entrare a metà giugno, dopo che la popolazione aveva anche tentato un’occupazione del canale. Alla foce dell’Albegna, dove era stata avviata una nuova procedura urbanistica per riportare a valle dell’Aurelia la previsione dei pontili, si andò in acqua intorno al 10 luglio e a Santa Liberata ad agosto inoltrato. Il tutto tra le lamentele degli appassionati e degli operatori del settore della nautica perché, il diportismo sociale ad Orbetello, individuava in passato più di 600 imbarcazioni, molte delle quali rinunciarono. La speranza e le rassicurazioni, però, furono quelle che con un nuovo meccanismo consolidato quest’anno si sarebbe partiti subito e senza dover fare altri passaggi: ma alla luce di quanto successo, i tempi rischiano di essere ancora più lunghi. Sabino Zuppa