Nuove regole per gli ormeggi sociali L’assessore Ragusa propone l’autoconcessione per gli spazi gestiti dall’amministrazione: a giugno pronto il regolamento
di Sabino Zuppa ORBETELLO
Una notizia fantastica, un vero e proprio rimbalzo tecnico nell’apparente trend discendente della politica amministrativa orbetellana: i problemi della nautica sembrano avere le ore contate e nel giro di pochi giorni si dovrebbe giungere a delle delibere per tutti e tre i luoghi di ormeggio della costa orbetellana, Talamone, foce dell’Albegna e Santa Liberata. Questo secondo le parole del giovane assessore all’Urbanistica Alessandro Ragusa che nei giorni scorsi ha diramato un documento in cui faceva presagire la soluzione dei problemi: «Lo strumento su cui si baserà l’azione amministrativa sarà l’autoconcessione – esordisce l’uomo di Sinistra ecologia e libertà – cioè il comune si affiderà in concessione spazi o specchi a quei demaniali di sua competenza e varerà poi un regolamento attraverso il quale procederà all’assegnazione dei posti barca». Parole che ribadiscono che lo scopo principe sarà quello della tutela degli ormeggi sociali e relativi ai residenti. Inoltre il Comune avrà i mezzi per legittimare la presenza di eventuali strutture fisse, quali pontili o attracchi, facendo leva sul nuovo regolamento sulle strutture temporanee e stagionali, approvato di recente con una delibera del consiglio comunale. Tutto studiato ad hoc: «Talamone appare tecnicamente la più semplice – conferma Ragusa – dove il Comune risulterà concessionario degli ormeggi nel fosso scolmatore, anche se non sembra ancora risolto il problema del posizionamento delle barche». Il riferimento è al basso livello del fondale del “fossino” dove in realtà il posizionamento parallelo alla sponda, in totale contrasto con quello storico (perpendicolare) usato dai talamonesi, precluderebbe l’ormeggio a gran parte degli abitanti del paese. L’escursione di marea lascerebbe le barche in secco per gran parte della giornata e per questo sono in corso incontri con la Guardia costiera per capire quali saranno le regole da inserire nel regolamento relativo. Ad Albinia, dopo la variazione dell’ indirizzo urbanistico che sposta la previsione di ormeggi a valle del ponte sull’Aurelia, si procederà sfruttando i medesimi strumenti mentre a Santa Liberata la questione, pur sulla solita falsariga, sarà forse più delicata. Sì perché qui il Comune di Orbetello potrà legiferare solamente sullo spazio acqueo, di sua proprietà demaniale, legittimando i pontili con lo strumento delle strutture temporanee stagionali: certo l’accesso sarà sempre dal territorio del Monte Argentario, sul quale nulla può chiaramente l’amministrazione lagunare. «Tuttavia credo che ci incontreremo con i responsabili della giunta Cerulli – puntualizza Ragusa- perché è nostra intenzione continuare a dare la possibilità agli argentarini di ormeggiare a Santa Liberata, come del resto succedeva anche con le precedenti ordinanze sindacali». Questione a parte sarà il ruolo delle varie associazioni dei diportisti con le quali si continuerà ad interagire anche se in realtà ancora non è stato definito né il modo ne i tempi. Ma il tutto quando entrerà in vigore? «I soli tempi tecnici per la soluzione» dice l’assessore, «ma spero che l’iter possa essere concluso entro la prima metà di giugno. Sicuramente un po’ in ritardo rispetto al passato, ma con tutte le carte in regola perché la cosa sia automaticamente rinnovabile negli anni futuri con una sicura ottimizzazione di tempi e modalità di fruizione».