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Ragusa: «Con l’Isee niente privacy violata» Diportismo, l’assessore tranquillizza sul bando. E intanto promette: «Ci impegnamo a migliorarlo»
di Sabino Zuppa ORBETELLO Nell’atmosfera bollente della questione ormeggi in Costa D’Argento scendono in campo i rappresentanti del neo gruppo consiliare di Sel, l’assessore Alessandro Ragusa e la consigliera Sara Zauli per chiarire la loro posizione e non lasciare spazio a interpretazioni. «Un pensiero politico – spiegano – messo a disposizione dell’amministrazione in base al quale invitiamo i diportisti a pazientare ancora un attimo, consapevoli della situazione critica che stanno vivendo, ma altrettanto consapevoli che lo sforzo di oggi permetterà una gestione senza intoppi domani» L’analisi va dritta alle due questioni principali che hanno creato malumori in fase di bando: la carenza di infrastrutture per l’ormeggio nei tre luoghi individuati e l’inserimento della certificazione Isee ai fini delle graduatorie. «I tempi ristretti, gli avvicendamenti nella dirigenza del Comune e la riorganizzazione amministrativa – dicono – ci pongono oggi in una condizione di transitorietà ordinaria: se infatti le procedure amministrative di assegnazione del posto barca assumono caratteristiche ordinarie, non c’è stato tempo per un ragionamento a lungo termine sulla realizzazione delle infrastrutture. Ma il diportismo sociale è necessario, viste le condizioni di vita del nostro paese che si sviluppano principalmente sul mare». Dunque uno dei problemi è la realizzazioni di tali strutture ed i relativi costi: «È ovvio come non sia possibile chiedere un impegno iniziale ad ogni diportista di diverse migliaia di euro, per cui dovranno essere trovati i modi e i tempi per diluire la spesa durante tutto il periodo della concessione demaniale e inserirla all’interno del canone e dunque del prezzo annuale del posto barca. Questo è ovviamente un obiettivo per la gestione definitiva, che non può intervenire in una condizione ancora transitoria come quella di questo anno. Tale visione permetterà però in futuro di fare un ulteriore passo in avanti e completare i tre approdi in maniera indeterminata». C’è poi l’Isee, una novità apparentemente non gradita: «Tale parametro è un parametro standard per stilare graduatorie ogni qual volta ci sia la necessità di assegnare l’utilizzo di un bene pubblico per scopi sociali. Vorremmo tranquillizzare i cittadini invitandoli a superare le preoccupazioni: non verrà pubblicato in graduatoria ma sarà visionato solo dai funzionari preposti che hanno il dovere del segreto d’ufficio. Abbiamo rilevato criticità che l’introduzione di tale parametro implica e ci impegnamo fin da subito a superarle in un ottica futura, per far sì che non si rilevino disparità di trattamento fra residenti e non residenti».
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PANORAMA POLITICO
TALAMONE «Macché diportismo sociale» L’ex segretario Pd Antonio Cagnacci replica all’assessore Ragusa
TALAMONE Il segretario (ora ex) del Pd di Talamone e Fonteblanda, Antonio Cagnacci, in disaccordo con le scelte della giunta comunale di Orbetello sul bando per l’assegnazione di ormeggi nei canali di Albinia, Talamone e Santa Liberata, si è dimesso dal proprio ruolo ma non per questo ha perso la voglia di ribattere. Risponde così alle ultime dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica, Alessandro Ragusa, che negli ultimi giorni aveva ribadito la sua convinzione sulla scelta di inserire il modello Isee all’interno della domanda, e che i ritardi nella presentazione di questa erano dovuti alla mancanza di tempo utile per compilare le carte in seguito a tutti gli accertamenti del caso. «Nelle riunioni di partito l’urgenza di provvedere quanto prima alla costituzione di un bando sul diportismo era stata portata a novembre dello scorso anno – attacca Cagnacci – e io stesso sollecitai nuovamente a gennaio e febbraio 2012. Ora, pur dando tutte le attenuanti del caso alla nuova giunta, dire che non c’è stato tempo mi sembra una bugia». L’altra “menzogna” di cui l’ex segretario Pd parla riguarda le accuse mosse ai cittadini nella richiesta di presentazione l’Isee. «Sembra che si vogliano additare i cittadini come evasori fiscali – prosegue Cagnacci – quando questi contestano solo il modo in cui il bando è stato concepito». Secondo Cagnacci la dicitura “diportismo sociale” non sposa del tutto gli intenti dell’amministrazione di centrosinistra che, secondo il segretario, avrebbe messo sullo stesso piano persone dal reddito alto e fasce deboli. «Fermo restando che ci siano posti barca per tutti, mi spieghino come una persona che guadagna 50mila euro annui paghi come una che ne guadagna 10mila. Se fosse stato applicato nella stessa maniera della sanità e della scuola, in cui chi non presenta l’Isee paga il tetto massimo, non ci sarebbero stati tutti questi problemi». (c.d.v.)